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Olio su tela: “La visione di San Carlo Borromeo”
autore: Alessandro Brunelli – 1615 /1619
La tela rappresenta S.Carlo Borromeo con la visione dell’angelo con i simboli della Passione; un tema ricorrente nell’iconografia del Santo di Arona, basta ricordare il dipinto di Orazio Lomi detto il Gentileschi nella chiesa di S.Benedetto della vicina Fabriano. Recenti studi, esaminando attentamente il quadro siglato A.B.P., hanno definitivamente confermato l’opera ad Alessandro Brunelli, pittore perugino residente a Città della Pieve allievo di Silvio Savini.
Il Brunelli, pittore quasi ignoto per il suo scarsissimo catalogo, si rivela nelle opere eugubine un dignitoso esponente di quella cerchia perugina che, tra la fine del Cinquecento e primo Seicento, ha caratterizzato l’ambiente del capoluogo umbro perchè formata da pittori attenti al Barocci e curiosi degli esempi della tarda maniera romana.
Della tela di Santa Croce non si conosce la data, che si può comunque ricondurre al secondo decennio del ‘600, come si evince da questa nota tratta dall’Archivio Storico della Confraternita di Santa Croce della Foce: “…deve dare fiorini treddece pagati a (….) per parte di quello che deve avere molto tempo fa, cioè parte, hauti in presto per i bisogni della confraternita imparticolare per coprire il pagamento del quadro di S.Carlo, come appare alli libri (23 agosto 1619)…”
La nota chiaramente cita S.Carlo e poiché la sua canonizzazione è avvenuta il 1° novembre 1610, si può con buona ragione datare tale opera tra il 1615-1619.
Opera restaurata da Roberta Tironzelli e Anna Morena nell’anno 2006 con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia