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Stendardo processionale bifacciale – olio su tela
L’opera si è rivelata uno stendardo processionale bifacciale solamente nella fase del restauro: nessun documento di archivio accennava a questa realtà e la tela aveva subito anche un intervento ottocentesco con una foderatura che ne occultava l’altra faccia. Sulla parte esposta l’iconografia è riferita al ritrovamento della vera Croce; sull’altro lato invece è rappresentata l’adorazione della Santa Croce.
Non ci sono dubbi sulla paternità del dipinto che rappresenta il ritrovamento della Vera Croce, da sempre attribuito al pennello di Virgilio Nucci, non si può confermare lo stesso autore per l’altra faccia a noi pervenuta con molte ridipinture. Dal confronto con le opere del Nucci si ha la netta sensazione che l’autore della seconda faccia, quella dell’adorazione della Santa Croce, sia un collaboratore dello stesso Nucci per evidenti analogie con le opere del maestro; ma i panneggi più duri, i contorni più netti fanno ipotizzare un’altra mano che andrà individuata proseguendo studi che certamente il ritrovamento di questo gonfalone potrà stimolare.
Il gonfalone processionale è stato montato su un telaio realizzato in tubolare di acciaio per rendere visibile lo stesso su entrambe le faccie.
“Il ritrovamento della vera Croce” (r)
autore: Virgilio Nucci – 1575 ca.
L’ opera mette in evidenza un affollata rappresentazione del momento del ritrovamento della vera croce con sullo sfondo la città di Gerusalemme. Una leggenda medievale narra che Elena, madre dell’imperatore Costantino, dopo l’editto del 313 che riconosceva ufficialmente la religione cristiana, si dedicò alla sua diffusione mediante opere pie.
Ella fondò diverse chiese in Palestina e ritrovò la croce di Gesù. Su confessione di un certo Giuda, che conosceva il luogo dove erano state seppellite, Elena ritrovò le tre croci del Golgota; per riconoscere quella di Gesù le fece toccare ad un cadavere che, messo a contatto con ciascuna di esse, resuscitò quando sfiorò la Vera Croce.
Questa è la scena rappresentata sulla tela, dove si vedono due personaggi che innalzano la Croce dopo la resurrezione del giovane; sono presenti molti testimoni con la regina Elena che con una gestualità inconfondibile sembra dire al soldato di fronte: “vedi è resuscitato, questa è la Vera Croce!”
Opera restaurata da Roberta Tironzelli nel 2004-2006
“L’adorazione della Santa Croce” (v)
autore: ignoto collaboratore del Nucci – 1575 ca.
L’adorazione della Santa Croce: è il tema rappresentato sull’altra faccia della tela, molto caro alla Confraternita.
In alto due angeli sostengono la croce con il “titulus” I.N.R.I. e la corona di spine, in basso la Regina Elena regalmente vestita abbraccia la croce adorata da tre confratelli in ginocchio, vestiti con il caratteristico saccone.
L’immagine di due cortigiane della regina completa la scena sulla parte destra. Sullo sfondo sono evidenti la collina del Golgota e la città di Gerusalemme.
Opera restaurata da Tiziana Monacelli e Vincenza Morena dal 2006 al 2011.
L’intero restauro dello stendardo processionale si è reso possibile grazie a contributo ottenuto dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia.