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Sabato 17 luglio 2021 è stata finalmente riaperta la chiesa di Santa Chiesa di Santa Croce della Foce che negli ultimi anni è stata oggetto di vari interventi di restauro e risanamento conservativo.

Il fabbricato, inagibile dalla metà del 2014, si presenta oggi completamente rigenerato ed ammirabile in tutto il suo splendore.

La cerimonia di inaugurazione si è svolta in concomitanza della festa della Madonna del Carmelo che la tradizione vuole che a Gubbio venga celebrata proprio nella chiesa di Santa Croce della Foce.

Prevedili, ma comunque sorprendenti, i consensi e i numerosi attestati di stima ricevuti da coloro che hanno avuto modo di riscoprire un luogo che è da sempre nel cuore della città, un luogo che fa parte dell'anima degli eugubini. 

 A guidare la cerimonia di inaugurazione è stato Mons. Don Giuliano Salciarini, presidente della Confraternita di S.Croce della Foce.

Sono successivamente intervenuti S.E. Mons. Luciano Paolucci Bedini vescovo di Gubbio, il prof. Filippo Mario Stirati vescovo di Gubbio, l'avv. Nives Maria Tei Coaccioli presidente FAI regionale Umbria, l'ing. Loris Panfili progettista dell'intervento, l'ing. Aniello Di Luca ingegnere del MIT e RUP dell'intervento di restauro,  Paolo Salciarini confratello e responsabile dell'ufficio dei beni culturali della diocesi di Gubbio, l'arch. Spartaco Capannelli già funzionario del MIBACT, Luca Minelli priore laico della Confraternita e l'onorevole Rocco Girlanda che nel 2015, stretto collaboratore del ministro Maurizio Lupi, ha promosso l'iter burocratico per la concessione del finanziamento con il quale è stato restaurato e salvato tutto il complesso .

Nuova vita e nuova luce per la chiesa di Santa Croce della Foce

L’INTERVENTO DI RISTRUTTURAZONE DEL COMPLESSO

 

Il complesso della Chiesa di S. Croce della Foce risultava notevolmente danneggiato dal naturale invecchiamento e dai ripetuti fenomeni sismici che evidenziavano notevoli problemi strutturali e statici, le costanti infiltrazioni dell’adiacente torrente ne avevano minato le fondamenta e le mura. Erano evidenti i cedimenti strutturali presenti ai piani interrati in corrispondenza delle fondazioni. Il complesso edilizio negli anni passati era stato oggetto di parziali e non omogenei interventi di restauro e consolidamento che hanno riguardato la copertura e parte delle murature della chiesa.

Con l’intervento eseguito sono state inizialmente sistemate le aree demaniali a monte e a valle in modo tale da prevenire il dissesto idrogeologico del comparto, è stata anche sistemata l’alveo del fiume con la collocazione di scogliere a protezione delle sponde. Successivamente si è intervenuto sulle fondazioni della struttura in modo tale da isolare il fabbricato dalle acque del torrente ed assicurare allo stesso una maggiore impronta sul terreno.

 

 

Sono state consolidate tutte le volte su cui è poggiato il pavimento della chiesa e successivamente si è intervenuti su tutte le murature portanti, sui solai e sulla copertura delle due sacrestie. Le ottime finiture e la realizzazione di nuovi impianti tecnologici consentiranno alla Confraternita di poter utilizzare il complesso edilizio nella sua interezza.

All’interno della chiesa, invece, il soffitto del presbiterio nel recente passato aveva subito gravi danni solo l’originale fascia perimetrale era rimasta in vita e comunque necessitava di restauro. Le pareti del presbiterio e le decorazioni pittoriche della navata presentavano lacune e parti mancanti. L’intervento realizzato, seguendo i moderni principi di restauro con l’adozione di tecniche operative e materiali reversibili, ha permesso di ottenere una adeguata leggibilità complessiva di tutto l’apparato decorativo della chiesa risanando le ferite che nel tempo avevano minato la bellezza dell’opera. 

il piano seminterrato, una volta utilizzato come ossare funebri, adibito a spazio espositivo

 

GLI ENTI FINANZIATORI

 

Con una lungo percorso progettuale iniziato nel 2009, la Confraternita di Santa Croce delle Foce visto il progressivo degrado monumentale, ha acquisito tutte le autorizzazioni presso gli enti competenti e ha intrapreso una serie di iniziative volte a reperire i fondi necessari per il restauro dell’intero complesso.


A marzo del 2015 il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha finanziato, con 2 milioni e 400 mila euro, l’intervento per la “Sistemazione idraulica del torrente camignano e il ripristino dei danni provocati dal dissesto della sponda adiacente alla Chiesa di S. Croce della Foce”: con tali fondi si è proceduto a restaurare e consolidare l’intero complesso oltre a intervenire nelle aree demaniali adiacenti il fabbricato.

 

 

 

Contestualmente, la Confraternita di S. Croce della Foce unitamente al Gruppo FAI di Gubbio, si è attivata al censimento “I Luoghi del Cuore” nel 2014, promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano con Intesa San Paolo. Il luogo raccolse oltre 12.300 voti e ottenne un contributo di 30 mila euro destinato al “restauro e rifacimento pittorico del soffitto del presbiterio” andato perduto verso la fine degli anni ’80.

 

Infine, nel corso dei lavori, il MiBACT, per mezzo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell'Umbria ha sostenuto con un contributo di 13 mila euro i lavori commissionati dalla Confraternita per ultimare i lavori di "restauro conservativo delle decorazioni pittoriche policrome delle pareti del presbiterio e dell’unica navata della chiesa".

 

Una foto che ritrae i visitatori nei rinnovati spazi espositivi della Chiesa di S.Croce della Foce